I sostegni economici

Il sistema di protezione sociale, oltre alle provvidenze riservate agli invalidi civili, prevede anche altre forme di sostegno economico che però hanno una rilevanza e una variabilità regionale.

Ancora una volta, quindi, è necessario rivolgersi innanzitutto ai servizi sociali del proprio Comune per ottenere un primo orientamento, per comprendere quali sono i sostegni previsti nella propria Regione e quali sono le condizioni previste.

Vediamo in sintesi quali sono le forme di trasferimento economici più frequenti con particolare attenzione per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone non autosufficienti o disabili secondo l’area di appartenenza degli utenti.

  • I voucher, sono provvidenze economiche, spesso erogate in forma di buoni con n controvalore, a favore di persone non autosufficienti e disabili, solitamente limitate alla condizione in cui le prestazioni siano erogate da “caregiver” professionali.
  • Gli assegni di cura, sono erogazioni economiche vere e proprie erogate da alcune regioni e finalizzate a garantire a persone non autosufficienti e a disabili gravi o gravissimi, la permanenza nel nucleo familiare o nell’ambiente di appartenenza, evitando il ricovero in strutture residenziali. L’importo è variabile e talvolta graduato a seconda del carico assistenziale.
  • I buoni socio-sanitari sono una forma di trasferimento economico adottata da alcune Regioni come sostegno economico a favore di persone in difficoltà erogato anche nel caso in cui l’assistenza sia prestata da un “caregiver” familiare; sono spesso connessi alla non autosufficienza.
  • I contributi per progetti sono una formula di trasferimento economico che prevede una rendicontazione sulla base di uno specifico progetto concordato con i servizi sociali. La forma più nota è quella relativa ai progetti per la vita indipendente (legge 162/1998) che molte Regioni hanno attivato pur per un numero limitato di casi.
  • I sostegni per i caregiver familiari sono forme di supporto con una elevata variabilità territoriale. Sono stati previsti in forma diversa (o non ancora previsti) in alcune regioni e ancora in modo non consolidato. Solo nel 2022 i contributi hanno assunto una maggiore diffusione grazie alla distribuzione alle Regioni di un fondo nazionale. A livello locale quindi vi sono stati avvisi e bandi specifici. Presumibilmente in prospettiva questa opportunità verrà ampliata.
    Solitamente i contributo o bonus consistono in un trasferimento monetario a fronte di una comprovata assistenza continuativa ad un familiare non autosufficiente o con grave disabilità. Vi si aggiungono poi dei criteri di natura economica (ISEE) che limitano ulteriormente la platea dei beneficiari. Per sapere se nel proprio territorio sono disponibili questi contributi è necessario rivolgersi ai servizi sociali del proprio comune.