Ematonurse: caregiver e infermieri insieme per i pazienti con Linfoma

Il cargiving familiare è un aspetto essenziale nel trattamento del linfoma, ma troppo spesso viene sottovalutato. Il terzo volume del progetto Ematonurse, promosso dal Gruppo Infermieri della Fondazione Italiana Linfomi (GiFIL), in collaborazione con AIL e altre associazioni, si propone di riconoscere e valorizzare il ruolo dei caregiver, fornendo soluzioni pratiche per migliorarne il supporto. L’obiettivo è creare un’alleanza solida tra infermiere e caregiver, migliorando non solo la qualità della vita dei familiari, ma anche quella del paziente.

La Formazione degli Infermieri come Strumento di Supporto

Il terzo volume del progetto Ematonurse si inserisce in un percorso che ha già trattato temi fondamentali come le competenze dell’infermiere per il paziente affetto da linfoma e il ruolo dell’infermiere come case manager in ematologia. Ora l’attenzione si sposta sul rapporto tra infermieri e caregiver. Il progetto è realizzato dal Gruppo Infermieri della Fondazione Italiana Linfomi (GiFIL) insieme a F.A.V.O. Neoplasie Ematologiche, Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL e l’Associazione Caregiver Familiari – CARER. Il principale obiettivo è formare gli infermieri per meglio supportare i caregiver nel loro percorso di assistenza al paziente affetto da linfoma.

Il caregiving familiare è un compito che comporta responsabilità complesse, che spaziano dalla somministrazione dei farmaci alla gestione della salute quotidiana del paziente, fino al supporto emotivo. La difficoltà aumenta quando il caregiver non ha la formazione adeguata per svolgere tali compiti. Questo può portare a stress, esaurimento fisico e psicologico, fino a situazioni di burnout.

Una Checklist per Monitorare i Bisogni dei Caregiver

Uno degli strumenti proposti dal progetto Ematonurse è una checklist che gli infermieri possono utilizzare per monitorare i bisogni dei caregiver sin dall’inizio del percorso assistenziale. Questa checklist aiuta a stabilire quali sono le informazioni e le attività essenziali che il caregiver deve conoscere, come la gestione dei farmaci, il riconoscimento dei segnali di complicazioni e la corretta somministrazione delle terapie. Inoltre, la checklist favorisce una comunicazione chiara e documentata tra infermieri, pazienti e caregiver.

Un altro aspetto fondamentale del progetto è la promozione di un approccio educativo continuo per i caregiver. Gli infermieri, infatti, non solo forniscono assistenza al paziente, ma sono anche chiamati a formare e supportare il caregiver. Una corretta formazione consente ai familiari di affrontare il percorso di cura con maggiore consapevolezza, riducendo lo stress e migliorando l’efficacia del trattamento.

Un Riconoscimento Giuridico per il Caregiver: La Necessità di una Normativa Unitaria

In Italia, la figura del caregiver familiare non è ancora adeguatamente riconosciuta a livello giuridico. Sebbene la Legge Regionale n. 2/2014 dell’Emilia-Romagna rappresenti un primo passo, a livello nazionale manca una normativa unitaria che garantisca diritti, tutele uniformi e accesso a risorse fondamentali come il supporto psicologico, la formazione continua e contributi economici per i caregiver. Questo vuoto legislativo rende difficile per i caregiver gestire in modo efficace il loro ruolo.

Il progetto Ematonurse mira a sensibilizzare le istituzioni sull’importanza di un riconoscimento giuridico adeguato per i caregiver. L’obiettivo è quello di offrire un supporto continuo ai familiari, aiutandoli a svolgere il loro ruolo in modo più efficace e sostenibile, attraverso politiche pubbliche che rispondano alle loro esigenze.

 L’Alleanza tra Infermieri e Caregiver è Cruciale

Il percorso di cura per i pazienti affetti da linfoma non coinvolge solo il paziente, ma anche la sua famiglia, e in particolare il caregiver. Riconoscere il ruolo fondamentale del caregiver e garantire un supporto adeguato è essenziale per migliorare l’efficacia del trattamento e la qualità della vita di tutti i soggetti coinvolti.

Gli infermieri giocano un ruolo chiave in questo processo. Sono loro che, grazie alla loro formazione e competenza, possono creare un’alleanza forte e duratura con il caregiver. Questo consente di garantire una comunicazione chiara, di offrire un supporto continuo e di facilitare la gestione del paziente in modo più efficace. È fondamentale che il ruolo degli infermieri venga valorizzato e che vengano sviluppati percorsi di formazione e supporto dedicati, affinché i caregiver possano svolgere il loro ruolo con maggiore consapevolezza e meno stress.

Investire nella formazione degli infermieri e nel supporto ai caregiver non solo migliora la qualità della vita dei familiari, ma ottimizza anche il percorso di cura del paziente, rendendo il trattamento più efficace e sostenibile.

 

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